“Passò davanti alla solita putìa”

La gastronomia è fatta di cibo ma anche di memoria, di relazioni umane: nel Sud di un’Italia che non c’è più, ci si incontrava nei forni comuni, era vietato averne uno in casa, il vino si beveva insieme nell’osteria dopo una giornata di zappa, il cibo di strada era un momento di godimento collettivo.

Sono, queste, situazioni in avanzata fase di estinzione, divorate dai supermercati dove si trova tutto, dai fast food, dal pane industriale.

Certa cucina meridionale non è autenticamente esportabile se non la si inserisce nei suoi spazi più tipici. Gli ingredienti e il confezionamento non bastano se non hanno la giusta cornice attorno, cioè la putìa.

Nel gioco dei contrari, la putìa (dal latino apotheca) è l’opposto di un supermercato: piccola, sotto casa, ci si andava in qualsiasi momento, magari col pigiama sotto il cappotto.

Dopo tre fortunati anni di ristorazione meridionale fuori sede (Via delle Asole 4 al Duomo e Corso Garibaldi 15 a Brera), Progetto SlowSud si spinge oltre e riproduce a Milano la più tradizionale delle forme di gastronomia sociale.

Restano immutati i livelli di qualità delle materie prime, circoscritte – in questa nuova esperienza – a pane e companatico: i profumi e gli umori saranno quelli di giù.

[1] A. Camilleri, Un mese con Montalbano, 1988.


SlowSud Putìa . Via delle Asole 4/1 (MM Duomo, Cordusio)

Inaugurazione giorno 31 Maggio dalle 18:00

Vi aspettiamo!

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