E’ il tempo il più importante ingrediente del pane. Di quello buono, s’intende. Il pane senza tempo si può fare lo stesso, lo trovi in certi supermercati, nei fornai che hanno fretta. Ma si sente che gli manca il tempo.
Anche il ciclo del grano si compie in un tempo sempre uguale, che al più muta per la pioggia, per il freddo, il troppo sole. Il grano buono non è come le banane, non si può forzare, non si può raccogliere né prima né dopo.
E quello che resta sul campo è grano arso, in Puglia lo raccoglievano i poveri dopo la mietitura e la bruciatura delle stoppie. Ci facevano un pane scuro, buono per riempire le pance ma ormai senza sostanza.
Ma è la semina che precede tutto. La semina è un atto di fiducia dell’uomo verso la Terra: il contadino affida la semente al terreno.
Dopo di che aspetta. Il tempo necessario.
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Non solo la produzione del pane, ma anche il suo consumo pretende lentezza, il giusto tempo. Quanto tempo dedichi al pranzo?