Partinico (PA) “(…) L’ultimo capitolo di questa storia riguarda un pescivendolo, quello che ha la bancarella proprio tra la piazza e il vicoletto dove c’è il bordello.
I carabinieri lo stanno cercando. Hanno un sospetto. E cioè che lui, il pescivendolo, fosse in qualche modo “la vedetta” di vicolo Sant’Annuzza, il palo che doveva avvertire i due sfruttatori in caso di percolo.
Infatti il pescivendolo esibiva la sua mercanzia gridando sempre “Pesce…pesce fresco!”. Ogni volta però che si avvicinava un carabiniere, allora il pescivendolo cambiava grido e urlava: “Calamari… calamari! “Era in quel momento che, dal bordello, tutti se la squagliavano”.
(La Repubblica, 5 settembre 1996) ar