Rosso sangue, il sangue dei Milanesi uccisi dall’artiglieria del generale Bava-Beccaris. Era il 1898 e la folla protestava contro l’aumento del prezzo del pane, (trecento i morti, secondo i manifestanti, ottanta secondo il Governo, ma questo è un classico). Ottanta o trecento, cosa cambia? Ciò che mutava era il prezzo della farina che da 30 passava a 60 centesimi e che, aumentando così a dismisura, faceva la differenza tra il potersi sfamare o no.
Per quella strage re Umberto I inviò al generale il seguente telegramma:
Nel luglio del 1900 l’anarchico Gaetano Bresci uccise Umberto I per vendicare i caduti della rivolta del pane.
La storia del pane è impastata col sangue.
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IL DIBATTITO, SÌ!
Con i moti di Milano il pane assume una valenza simbolica laica, civile, rivoluzionaria che si affianca alla simbologia evangelica.